Le spine del pentimento - Il purgatorio (Libro secondo) by Chiara Mineo

autore:Chiara Mineo [Mineo, Chiara]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Fantasy, General, Contemporary, Urban
ISBN: 9788867823062
Google: 3fH-AwAAQBAJ
editore: GDS
pubblicato: 2014-07-10T16:24:09+00:00

«La luna calante,

l’argento si specchia in queste acque.

Dove sei finita mia stella del mattino?

La tua luce si è spenta,

ali baciate dal gelo,

Principe dell’Inferno.

Il tuo amore è affogato,

il cuore di lei imprigionato.»

Cecily non sapeva dove aveva sentito quella canzone, ricordava solo il suono di una calda voce prima che Lucifero abbandonasse l’Inferno. Quelle parole le avevano tenuto compagnia mentre naufragava nell’oscurità, attendendo che qualcuno l’aiutasse a scendere dalla sua croce. Adesso, suo era il compito di trasportare quelle antiche parole per le vie del Purgatorio, parole che rievocavano un antico dolore.

Arkell osservava Cecily, i suoi passi lenti e la sua voce nostalgica. Non capiva il senso di quella canzone, ma quelle parole raccontavano una storia a lui familiare. E in quel triste scenario l’unica fonte di luce proveniva dalla catena d’oro.

«Non saresti dovuto tornare per salvarla. Dovevi lasciare che se ne occupassero gli angeli…» gli disse Albert al suo fianco. La sua voce era dura. Ai suoi occhi Cecily era l’oggetto che avrebbe portato Arkell alla distruzione. Lei lo aveva salvato, ma lo aveva anche condannato. Il cristallo sulla sua mano ne era la dimostrazione.

«Non l’avrei mai abbandonata…» rispose Arkell freddamente.

Non aveva mai pensato di abbandonare Cecily e le parole del fratello lo ferivano profondamente.

«Perché lei ti ha salvato e ti sei sentito in debito?» lo beffeggiò senza staccare gli occhi da lei.

Arkell scosse la testa. «Non capiresti…»

«Perché l’ami? Non essere sciocco, ci sono tantissime ragazze sulla terra. Lei non farà la differenza.»

Arkell sorrise mestamente. «Lei farà sempre la differenza.»

«Avevi una vita, una seconda possibilità e l’hai buttata al vento. Hai solo sprecato il suo sacrificio…» sussurrò Albert cupamente.

«Una vita senza Cecily non varrebbe nulla, Albert. Conterei i giorni che ci separano fino a quando la morte non ci avrà di nuovo riunito. Se posso riportarla indietro allora tenterò tutto…»

«Qui le anime si disperano. Darebbero qualsiasi cosa per una seconda possibilità. Io darei tutto per una seconda possibilità…» disse Albert tremante, soffermandosi. «Non c’è sapore, non c’è emozione. Siamo solo gusci vuoti. Siamo anime imprigionate. Hai pensato cosa significhi il tuo gesto per noi? Per me?»

«Se c’è una cosa che ho imparato all’Inferno è che noi siamo i responsabili delle nostre azioni, delle nostre scelte e della nostra morte.»

Albert non seppe trattenersi. Un dolore covato nel cuore esplose all’improvviso e il suo pugno si abbatté sul viso del fratello.

«Si può sapere che vi prende?» urlò Lucrezia furiosa. Si frappose tra loro, cercando di tenerli lontani ma dovette scostarsi quando Arkell, rialzandosi, corse verso Albert, furioso come un toro.

«Io non ho più una vita da vivere!» urlò Albert a squarciagola. Senza pietà, si scontrò con Arkell e i due ruzzolarono a terra tra i rovi che graffiavano la loro pelle. Stringevano i denti e rantolavano ogni volta che l’uno colpiva l’altro.

«Dobbiamo fermarli prima che si facciano del male!» disse Lucrezia a Cecily, cercando un modo per fermarli.

«E perché mai?» domandò l’altra osservandoli.

Arkell colpì Albert ancora una volta e insieme caddero dentro il fiume. Con il fango alle ginocchia continuarono a lottare.

«Cecily, aiutami!»

In risposta, Cecily incrociò le braccia e disse: «Tu per chi tifi? Io per Albert.

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